Detrazioni per l’acquisto prima casa
Vediamo insieme quali sono le detrazioni per l’acquisto della prima casa
Il mutuo fisso congela il tasso d’interesse, mentre il mutuo a tasso variabile può subire potenziali aumenti nel tempo.
La decisione se scegliere tra tasso fisso o variabile, dipende da vari fattori, tra cui la capacità di reddito del richiedente, se si prevede un incrementato nel corso degli anni o se rimarrà stabile (pensiamo al caso di un pensionato). Inoltre è da tenere in considerazione la durata del mutuo e l’importo richiesto ma anche la propensione al rischio del mutuatario.
E’ da preferire la scelta del tasso fisso quando vogliamo avere la certezza di pagare sempre la stessa rata e si teme un eventuale aumento dei tassi di interesse. Il mutuo a tasso fisso potrebbe è preferibile se i redditi sono costanti nel tempo. Inoltre, è preferibile il tasso fisso anche nei casi in cui il mutuo abbia una scadenza a 25 o 30 anni Il mutuo a tasso variabile, al contrario, è preferibile nei casi in cui si stipuli un contratto di breve durata, tipo di 10 anni. Il mutuo a tasso variabile nel lungo periodo può essere un rischio.
Chi sceglie un mutuo a tasso variabile dovrebbe costantemente rimanere aggiornato sull’andamento degli indici di riferimento e monitorare i grafici dell’Euribor per individuare il momento giusto per rinegoziare le vecchie condizioni o surrogare il mutuo.